È bello vederci tutti riuniti ed uniti
perché l'unità è il concetto di base di questo Shabbaton, l'unità del popolo
d'Israele, anche nella sua difformità di
stili di vita e di opinioni, di lingua e di minag
Oggi noi stiamo affermando, con la
nostra partecipazione, l'appartenenza alla casa di Israele e al profondo legame
che ci unisce al D-o di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, ci ritroviamo qui
uniti come i chicchi del melograno, il frutto simbolo di Israele. In un
profondo legame che in questa giornata è il collante per tutte le comunità
ebraiche sparse per il mondo, un legame fatto di amore pace e fratellanza.
È bello vedere riuniti nei locali della
comunità di Napoli tanti fratelli nella fede giunti dagli angoli più disparati
del sud d'Italia. Ma se questo avviene è grazie al lavoro svolto negli anni
passati da Rav Shalom Bahbout che ha sempre creduto nella possibilità di una
rinascita dell'ebraismo meridionale e che è riuscito a trasmetterci l'orgoglio
dell'appartenenza e a far rinascere in noi la coscienza ebraica. Il lavoro
prezioso di Rav Bahbout prosegue grazie all'impegno di Rav Pierpaolo Punturello
con Shavei Israel, un lavoro costante nel seguire e riportare nella fede Avita
gli Ebrei e gli Anusim meridionali. Infine bisogna ringraziare Valter di Castro
che accompagna questa visione di rinascita dal Bet ha Knesset di Napoli.
È grazie al lavoro svolto da questi Rabanim se noi possiamo assistere oggi
al rifiorire dell'ebraismo meridionale.
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