Domenica 6 dicembre a San Nicandro Garganico è stata accesa pubblicamente,
tra l’entusiasmo dei presenti, la prima luce della festa di Channukkah. Per
l’evento sono giunti da Napoli alcuni membri della sede centrale della Comunità
per condividere con i Sannicandresi un momento di vita ebraica: tra questi il
Presidente Lydia Shapirer, i Consiglieri Gabriella Abbate e Ciro Moses D’Avino.
Era anche presente un folto gruppo giunto da Milano dell’associazione Progetto
Kesher, guidato da Rav Roberto Della Rocca e dal Consigliere della Comunità di
Napoli Mimmo Pagliara. L’organizzatrice del gruppo Paola Boccia ha programmato
come viaggio di quest’anno la visita alla Puglia ebraica, e una delle tappe
della prima giornata è stata San Nicandro.
Alla funzione nella piccola sinagoga traboccante di persone
è seguita l’accensione della Channukkiah davanti ai locali comunitari.
L’atmosfera già carica di gioia ha raggiunto il suo apice quando, dopo i canti
tradizionali, le donne sannicandresi hanno offerto un ricco rinfresco a tutti i
presenti con dolci della tradizione ebraica e pugliese.
Grazia Gualano, guida della piccola comunità, nel suo
intervento si è soffermata sulla necessità per questo piccolo gruppo di ebrei
meridionali di non sentirsi abbandonati a loro stessi ed ha auspicato che
simili momenti di incontro possano verificarsi periodicamente.
L’atmosfera che si respira a San Nicandro è pervasa da un
entusiasmo straordinario. Noi ebrei meridionali, in quanto parte integrante
della comunità del sud Italia, dobbiamo collaborare perché l’entusiasmo non si
raffreddi ed è questo il motivo della nostra presenza in questo giorno di
festa. Nel piccolo centro ebraico esiste una spiritualità pura e sincera: è
davvero commovente la determinazione dei nostri correligionari sannicandresi
nel volere osservare meticolosamente le mitzvot, senza a tutti i costi
eccessivamente apparire, ma con la semplicità e la genuinità del mondo rurale
dal quale provengono.
Se si è potuta realizzare questa splendida foto di gruppo è
grazie al lavoro ed alla volontà di noi tutti che con perseveranza e sacrificio
cerchiamo di concretizzare il progetto di rinascita dell’ebraismo meridionale. Siamo
venuti ad assistere insieme ai nostri fratelli pugliesi all’accensione pubblica
della lampada di Channukkah per affermare in piena libertà la nostra unicità,
concetto fondamentale e vincente dell’ebraismo.
Per concludere, il 6 dicembre è stata una giornata meravigliosa,
ricca di emozioni e carica di genuina spiritualità, che si è fissata nella
nostra memoria come l’immagine di una splendida tela.
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