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martedì 29 marzo 2016

PURIM A NAPOLI di Ciro Moses D'Avino



 
Quest’anno grande festa di Purim per gli ebrei di Napoli: per la prima volta, da tanti anni, non si vedeva una così ampia partecipazione di iscritti. È stata per molti un’emozione indimenticabile e questo grazie alla straordinaria ufficiatura organizzata da Rav Umberto Piperno, coadiuvato dai madrichim Ariel Limentani e Dana Dell’Ariccia, dal Maskil Ariel Finzi e dalla sua famiglia.
Già la prima sera vi è stata una maggiore partecipazione di pubblico, se paragonata agli anni precedenti, tanto da poter avere abbondante Minian: cosa inaspettata e considerevole, scusatemi l’ardire, visto che andando a ritroso nei miei ricordi posso dire che era ben difficile che ciò si realizzasse in una piccola comunità come Napoli, che conta circa 160 residenti. Il Maskil Ariel Finzi, in costume messicano, con tanto di sombrero e di poncho con Tzitzit, ha condotto la lettura della Megillat Ester con grande gioia e strepito dei presenti.
Il pomeriggio del giorno seguente, il 15 di Adar, Rav Umberto Piperno, giunto a Napoli accompagnato da alcuni ragazzi del suo tempio Bet Shalom, dava per noi uomini una sua particolare interpretazione della lettura della Megillat Ester, tratta dall’impostazione teatrale, variando la tonalità della voce in funzione dei diversi personaggi del racconto.
Ma l’intuizione capace di conferire maggior visibilità all’evento religioso è stata quella di attirare l’interesse degli ebrei napoletani dando al nostro Purim un valore particolare. In contemporanea alla lettura officiata nel tempio da Rav Umberto Piperno, in una sala della sede comunitaria avveniva ciò che ha reso eccezionale la festa. Nella circolare di Purim era stato inserito l’invito a tutte le iscritte della Comunità da parte della dott.ssa Tiziana Fiz, moglie del Maskil Ariel Finzi a partecipare a un evento privato tutto al femminile, presenziando alla lettura della Megillat Ester. La loro figliola Micol ha letto, alla presenza di un vasto pubblico femminile, le vicende della regina Ester. Questa idea originale, che sin dal principio aveva destato nella Comunità di Napoli interesse e qualche curiosità, si è trasformata in un grande successo. La straordinarietà e l’eccezionalità dell’evento ha fatto affluire nei locali della comunità più di 70 persone con la presenza di molti bambini.
Le signore e le bambine che hanno assistito alla lettura da parte dalla giovane Micol Finzi si sono sentite trasportate in un’atmosfera mistica, quasi magica: ai loro occhi la figura della regina Ester si materializzava nella bella fanciulla e la dolcezza del suo canto, in un ebraico perfetto, le cullava trasportandole da protagoniste in un evento del passato così importante della storia ebraica. Tutte le signore presenti sono rimaste estasiate da questa iniziativa, esperienza unica nel suo genere.
Questo evento, ha dato la possibilità di evidenziare l’importanza del ruolo delle donne all’interno dell’ebraismo ortodosso. La lettura delle Megillat Ester è infatti un’antica tradizione sefardita, Ashkenazita e italiana. Il Minian femminile è permesso nel caso in cui siano presenti esclusivamente donne; la presenza di un solo uomo (maggiore di 13 anni) invalida il tutto, rendendolo Pasul. Esistono anche Megilloth scritte appositamente per le donne ed una Berachà specifica nel caso di lettura femminile.
Micol Finzi ha avuto la costanza ed il merito di studiare con suo padre, Maskil Ariel Finzi, dall’età di nove anni e di essere in grado, a dodici anni, di leggere l’intera Megillat Ester in occasione del suo Bat Mitzvà. Micol, ormai diciassettenne, in questi anni ha già letto la Megillat Ester in un minian femminile nelle comunità di Torino, Milano ed ora Napoli.
La festa è poi continuata, come di consuetudine, con un sontuoso rinfresco a base delle tipiche prelibatezze culinarie legate alla festa di Purim e con la lotteria organizzata dalle signore dell’ADEI.


Micol Finzi: lettura della megillah delle donne










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